Le nostre Origini
Fondata da Antonio Federico Ozanam e dai suoi giovani amici universitari a Parigi nel 1833 è un organizzazione cattolica internazionale di laici aperta a tutti coloro che vogliono vivere la propria fede cristiana nell'amore e nel servizio ai fratelli che si trovano in condizioni di disagio e di bisogno. La sua azione comprende ogni forma di aiuto (materiale, morale e spirituale) prestato mediante un rapporto personale, con il dono della propria amicizia, aiuto volto ad alleviare le sofferenze e promuovere la dignità e lo sviluppo integrale della persona. La società di San Vincenzo cerca non soltanto di lenire i mali di chi soffre ma anche di scoprire, sanare e rimuovere le cause attraverso una incisiva azione sociale. E’ formata da uomini e donne, giovani e adulti che, riuniti in gruppi denominati “Conferenze”, condividono la medesima vocazione e camminano insieme per una autentica crescita umana e spirituale. I vincenziani servono con disinteresse e gratuità e la Società di San Vincenzo è apartitica e non persegue scopi di lucro. La Società di San Vincenzo opera nei 5 continenti e la sua sede generale internazionale è a Parigi. San Vincenzo de Paoli, modello e patrono, e il beato Federico Ozanam, ispiratore e fondatore della Società, ci indicano la strada da percorrere anche oggi. Questa consiste in alcuni punti:
- Imitare Cristo cercando di fare di Lui il centro della vita
- Visitare e servire Cristo nei poveri: per i vincenziani Cristo è Signore e Figlio di Dio e vive nella persona dei poveri e continua a soffrire in loro
- Operare la carità per santificarsi: consolidando così la fede e la ricerca della dignità di ogni persona
- Partecipare personalmente e direttamente al servizio dei poveri riconoscendo in loro il volto del Cristo
- Vivere la propria vocazione in un gruppo, la Conferenza, concepita come una comunità di fede e di amore, di preghiera e di azione in spirito di umiltà semplicità e fraternità.
E su queste linee ancora oggi si muovono le varie Conferenze di San Vincenzo nel mondo cercando di portare l’amore di Dio a tutti i poveri della terra.
Società San Vincenzo De Paoli
La Società di San Vincenzo de Paoli è un'organizzazione di laici cattolici che ha per obbiettivo la promozione della persona attraverso un rapporto diretto, realizzato con la visita domiciliare. Aiuta le le persone che si trovano in condizioni di povertà spirituale e materiale, condivide le loro pene con rispetto ed amicizia, opera per risolvere le situazioni di disagio e di emarginazione, collaborando con enti ed associazioni per raggiungere una maggiore giustizia sociale. E' formata da uomini e donne, che uniscono le loro forze e agiscono in un cammino comune umano e spirituale.
I Vincenziani operano a titolo gratuito e la Società non persegue fini di lucro.
I Vincenziani a Châtillon
Negli anni 1950/60 alcune signore (Consorelle) di Châtillon, formarono l’associazione “San Vincenzo de Paoli” allo scopo di aiutare i poveri e i bisognosi, vedove con bambini piccoli, ammalati senza assistenza e senza famiglia, anziani non in grado a provvedere a se stessi (allora non c’era la pensione!). Una volta al mese le Consorelle si riunivano in Conferenza iniziando con la preghiera seguita da un breve approfondimento del Vangelo fatto dal Consigliere Spirituale (sovente era il parroco) e poi iniziava la disanima dei vari casi che le Consorelle portano in Conferenza per cercare di capire e valutare i vari bisogni delle famiglie e concordare l’aiuto da distribuire. Ad ogni incontro le Consorelle raccolgono dei soldi tra di loro (questua) che serviva per acquistare le cose necessarie per servire i poveri. L’incontro si conclude sempre con la preghiera di saluto.
In tutti questi anni trascorsi, le Consorelle hanno sempre lavorato con tanto impegno come dettato nella “Regola” internazionale che sottolinea 5 virtù sull'esempio di San Vincenzo de Paoli:
- semplicità: franchezza e sincerità
- umiltà
- dolcezza: amabilità costante e instancabile benevolenza
- disinteressamento: rinuncia a se stessi offrendo agli altri il propri tempo, i propri doni e la propria persona in spirito di generosità
- zelo: passione nel servire il prossimo.
La vita della Conferenza San Vincenzo di Châtillon prosegue con i suoi alti e bassi, con nuovi ingressi e con la morte di alcune consorelle e così si presenta la necessità di nuove leve che prendano la releve. Nel 2018 la svolta. Una consorella ha conosciuto un gruppo di amiche e le ha invitate a far parte della Conferenza e così tre pensionate di buona volontà si sono unite al gruppo. La voce comincia ad allargarsi e così si aggiungono al gruppo anche un'altra signora e una coppia di coniugi e così alla fine dell’anno il numero dei Confratelli è di 14 persone. Questo gruppo cristiano non è una semplice aggregazione di persone che perseguono un identico obbiettivo ma si trasforma in comunità, fedele al servizio dei poveri.
Il percorso formativo delle “nuove leve”è dato da vari testi su cui formarsi: lo Statuto contenente le regole da attuare, una copia di la “Conferenza di Ozanam” e una rivista della Federazione Nazionale da leggere per arricchire lo spirito di fraternità. Ad ottobre poi tre consorelle sono state ad Assisi per l’annuale Convegno Nazionale che è risultato un bel momento di crescita umana e spirituale. Proprio durante questo Convegno sono state ribaditi alcuni aspetti peculiari della Conferenza di San Vincenzo:
- Cercare di effettuare un cambiamento di mentalità: non solo assistenzialismo ma aiuto rispettoso della persona
- Non fermarsi solo all'aiuto materiale ma provvedere a cercare di capire le cause che hanno portato quelle persone alla povertà per cercare di rimuoverle per quanto possibile
- Cercare di accompagnare le persone in difficoltà in un processo di reinserimento pieno nella società
- Imparare ad effettuare una lettura sociale della visita al povero: la visita in casa, che dove possibile si effettua in due, costituisce la peculiarità più preziosa della nostra missione. Si cerca così di capire le reali condizioni della famiglia e quindi quali sono le reali necessità a cui fare fronte
- Promuovere la collaborazione con le altre associazioni di volontariato sul territorio per un lavoro di rete. La Conferenza di Châtillon diverse volte all'anno a questo livello invita le assistenti sociali per affrontare insieme le varie situazioni presenti sul territorio
- Tenere viva l’attenzione di tutte le consorelle sui temi sociali in particolar modo riguardo all'osservazione del territorio per far emergere i disagi nascosti e le varie difficoltà.
E allora proviamo a rispondere alla domanda che tante volte ci viene rivolta: Cosa fanno le Consorelle della San Vincenzo a Châtillon?
Abbiamo già parlato della riunione mensile con preghiera, meditazione, relazione del Tesoriere e della Presidente. Le Consorelle poi presentano i vari casi che seguono e presentano nuovi casi di famiglie o persone che hanno chiesto aiuto. Si cerca di capire come muoversi e poi per ogni assistito viene indicato il tipo di aiuto materiale o in denaro da erogare. Quando si parla di aiuto materiale intendiamo l’aiuto concreto dato dagli alimenti che si raccolgono in Chiesa nel contenitore dinnanzi alla cripta o reperito presso il Banco Alimentare a St Christophe o ancora provenienti dalle raccolte straordinarie proposte come per esempio nel periodo di Avvento la raccolta dei bimbi del Catechismo. Per gli alimenti che mancano si provvede con le offerte che arrivano dalla questua tra le consorelle, dalle offerte della gente e da quanto ricavato da un Euro al mese per i poveri (il totale mensile viene diviso equamente tra la San Vincenzo e la Caritas). Il pacco alimentare (pasta, riso, olio, pelati, tonno, verdura e carne in scatola, latte, e altro in base a quanto serve) così preparato viene portato alle persone in difficoltà e contiene l’indispensabile per poter avere almeno un pasto sostanzioso al giorno. Alle famiglie con bambini al normale pacco vengono aggiunti biscotti, caramelle, latte e fette biscottate. A mesi alterni si aggiungono caffè, sale e zucchero. Il pacco alimentare viene consegnato una volta al mese da due consorelle che oltre a fornire un aiuto materiale si soffermano ad ascoltare la famiglie e le sue esigenze perché ci siamo accorte che sovente le esigenze maggiori non sono solo quelle di ordine economico o materiale ma sono quelle sociali e questo è lo stile che la San Vincenzo cerca di attuare nel suo fare la carità.
Qualcuno potrebbe chiedere: ma ci sono dei poveri a Châtillon? E la risposta è si, purtroppo si. I poveri di oggi sono donne senza lavoro oppure abbandonate dal marito o dal compagno con figli piccoli o ancora donne sole senza lavoro o con pensioni minime o famiglie i cui membri hanno perso i lavoro e non riescono così a far fronte all'affitto o alle bollette della luce o del gas. Attualmente le famiglie aiutate mensilmente sono 13 sul territorio del nostro Comune che non sono solo extracomunitarie come tanti credono ma che vedono anche diversi italiani e valdostani ma come abbiamo detto per la San Vincenzo il povero è il volto di Cristo e non si guarda al suo colore o alla sua religione. Ci sembrava giusto e bello rendervi partecipi del nostro operato così che sappiate concretamente come agiamo sul territorio e come usiamo i fondi che ci mettete a disposizione attraverso un Euro al mese per i poveri o attraverso le raccolte delle buste natalizie e pasquali o attraverso gli alimenti che ci mettete a disposizione nel contenitore presso la Chiesa. Grazie per tutto quello che ci permettete di fare per i poveri e i piccoli della nostra comunità.
Le consorelle della San Vincenzo di Chatillon
A Servizio nella Speranza
I volontari si "prendono cura" delle persona con la visita a domicilio incontrano le famiglie periodicamente, portando loro ascolto, aiuto concreto, sostegno e partecipazione alle loro difficoltà. Una volta incontrata la persona fragile viene da noi accompagnata nel suo percorso con l'obbiettivo di un suo affrancamento sociale.
Il pacco alimentare, oltre ad essere un sostegno concreto alle difficoltà economiche delle famiglie, per noi rappresenta un "biglietto da visita", un apri porta o più semplicemente un punto di partenza, per iniziare a tessere relazioni umane ed amicali più profonde ed orientate ad individuare altre modalità di aiuto e di servizio Il pacco alimentare è per noi "un mezzo, non un fine".
CONFERENZA DI SAN FRANCESCO
Presso la parrocchia di San Pietro Châtillon
SOCIETÀ DI SAN VINCENZO DE PAOLI
CONSIGLIO CENTRALE DI AOSTA
Società di San Vincenzo De Paoli, Consiglio Centrale di Aosta
Via Sant’Orso 14, 11100 Aosta
Tel. 3463051255 – email: sanvincenzovda@libero.it