
Saint Denis
Nel 1181 i Monaci Benedettini di Fruttuaria, cedevano alla Prevostura di Verres la Parrocchia di Chambave «cum suis Cappellis". Quali fossero queste Cappelle non viene specificato nell'atto di cessione. Nella Bolla di Innocenzo III del 12 maggio 1204 viene invece menzionata Ia Parrocchia di St. Denis, come dipendente dalla Prevostura di Verres. Dovette quindi essere stata eretta alla fine del sec. XII assieme alla Parrocchia di Diémoz e, siccome, la Parrocchia matrice di Chambave, era dipendente da Verres, tanto St. Denis come Diemoz, mantennero questa appartenenza a Verres. Fino al 1570 non vi fu nessuna contestazione tra il Vescovo ed il Prevosto, circa la nomina alle Parrocchie dipendenti dalla Prevostura. In quell'anno il Card. Bobba, cominciò a contestare ai Canonici di Verres il diritto alla nomina dei parroci. Quando nel 1598 fu vacante la Parrocchia di S. Denis, il Prevosto di Verres provvide ad assegnare la Parrocchia ad un sacerdote regolare, ma il Vescovo indisse il concorso. Il concorso rimase infruttuoso, perché nessuno vi si presentò, così pure un secondo concorso, fatto sei mesi dopo. Il Vescovo allora nominò Parroco un sacerdote secolare, il Rev. Gallo, Parroco di Valpelline, il quale fu messo in possesso della parrocchia dopo l'espulsione del Canonico regolare. Ma dopo due anni, questo sacerdote pensando di non essere a posto con la coscienza, diede le dimissioni dalla parrocchia, nelle mani del Prevosto, ed il Can. regolare Federico Liverola, già nominato dal Prevosto nel 1598, poté entrare in possesso della Parrocchia, che tenne fino al 1627. I suoi due successori De Vincis e Bret furono pure Canonici regolari. Nel frattempo le contestazioni tra il Vescovo ed il Prevosto furono chiuse con un compromesso del 29 giugno 1665. Per la Parrocchia di S. Denis venne stipulato, che sarebbe stata, da allora in poi conferita a secolari, ma il Prevosto si sarebbe riservato il diritto di patronato, diritto che nello stesso atto, venne ceduto al Vescovo, assieme al diritto di Patronato su Diémoz, in compenso del diritto di Patronato sulla parrocchia di Issogne che il Vescovo concesse al Prevosto, e questi al Conte di Challant, Patrono della Prevostura. I Prevosti di Verres, contestarono poi, in molti processi, sia davanti al Nunzio Apostolico di Torino, sia davanti al Senato di Savoia, sia davanti alla Santa Sede, la validità di detto accordo. Nel 1669, a nonna dell'accordo del 1665, che non era stato ancora contestato, il Vescovo nominò a S. Denis Antonio Gadin che permutò questa parrocchia, contro un beneficio che aveva nella Collegiata di Sant'Orso, con Giov. Giorgio Bret, Canonico di Verres che era parroco a S. Denis. Nel 1704 il Vescovo nominò a S. Denis, malgrado le proteste del Prevosto, Giov. Bartolomeo Cunéaz, che permutò la parrocchia di La Madeleine di Gressan, di cui era titolare, con la parrocchia di S. Denis di cui era titolare il Gadin. Dopo la morte di costui, il Prevosto di Verres, nominò nuovamente un parroco regolare, ma I'Ordinario Diocesano, provvide successivamente con due economi e nel 1736 Giovanni Dionigi Jacquemet, parroco di Cogne, Sacerdote secolare, ottenne da Roma la Bolla di nomina a questa Pannocchia, che tenne fino al 1758. I canonici di Verres, stanchi di procedere, si adattarono ad un nuovo compromesso col Vescovo ed il 17 marzo 1754, convennero che sarebbero rimaste alla Prevostura solo le Parrocchie di Verres, Arnad, Challant Saint Victor, Antey, Fenis e S. Marcel, e tutte le altre sarebbero state di libera collazione del Vescovo. Il compromesso del 1754 era stato firmato dal Priore Bens, la Prevostura essendo vacante. Quando il Bens fu nominato Prevosto, ratificò definitivamente detto accordo, con atto del 21 novembre 1781.